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Formazione/Finanziamenti

Voucher IT da 10mila euro per PMI: fissate le regole

Pronto il decreto ministeriale con il bando per le imprese e le modalità di richiesta ed erogazione del contributo per investimenti in software, hardware e servizi per il Digitale nelle PMI.

In arrivo i Voucher IT da 10mila euro per PMI che effettuano investimenti digitali, come previsto dal Destinazione Italia: il Ministero dello Sviluppo Economico ha messo a punto il decreto, che ora passa per l’approvazione all’Economia, contenente lo schema standard di bando per le imprese, le regole di accesso e le istruzioni per l’erogazione del contributo, le cui coperture sono stimate nell’ordine dei 100mila euro, che dovrebbero arrivare da fondi comunitari. 

=> Destinazione Italia, i contributi per il Digitale nelle PMI

Voucher digitali per PMI

Si tratta del contributo di cui all’articolo 6, decreto 145/2013, conv. con la L 9/2014, inserito fra le misure per favorire la digitalizzazione  e la connettività delle piccole e medie imprese. Un buono spesa destinato a micro-imprese e PMI:

«per l’acquisto di software, hardware o servizi che consentano il miglioramento dell’efficienza aziendale, (la modernizzazione dell’organizzazione del lavoro, tale da favorire l’utilizzo di strumenti tecnologici e  forme di flessibilità, tra cui il telelavoroAgenda-Digitale), lo sviluppo di soluzioni  di e-commerce, la connettività a banda largae ultralarga».

Il voucher è concesso fino a un massimo di 10mila euro ad azienda e fino al 50% delle spese ammissibili. Potrà servire anche a finanziare la formazione qualificata del personale in campo ICT e il collegamento Internet mediante tecnologia satellitare in aree con particolari condizioni geomorfologiche (che non consentano l’accesso attraverso le reti terrestri, o dove gli interventi infrastrutturali risultino scarsamente sostenibili economicamente o non realizzabili).

Le domande andranno trasmesse in via telematica, attraverso una procedura che verrà resa disponibile dal ministero, che effettuerà eventualmente il riparto nel caso in cui le richieste superino l’importo massimo finanziabile. Le risorse previste dovrebbero finanziarie circa 10mila imprese.

Fonte: pmi.it

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