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Formazione/Finanziamenti

TFR anticipato: aumenti in busta paga e liquidità per le PMI

TFR anticipato nella Legge di Stabilità 2015: calcolo dell’aumento in busta paga per operai, impiegati e quadri e soluzione del Governo per garantire liquidità alle PMI.

Fino a 100 euro in più in busta paga ai dipendenti con il TFR anticipato, nell’ipotesi di versamento mensile del 50% dell’accantonamento sul Trattamento di Fine Rapporto maturato: è la misura  per l’integrazione del reddito allo studio del Governo, da inserire nella Legge di Stabilità 2015 accanto al Bonus IRPEF da 80 euro strutturale per i dipendenti (elaborazioni Unione Artigiani di Milano).

TFR e liquidità PMI

Dei circa 24 miliardi accumulati per il TFRsu 326 miliardi di retribuzioni annue, il 40% (circa 10 miliardi) matura nelle PMI, al cui SOS liquidità il Premier Matteo Renzi risponde proponendo una soluzione: l’idea è quella di un accordo con l’ABI, l’Associazione Banche Italiane, per destinare alle PMI i finanziamenti a lungo termine (prestiti TLTRO, mirati a fornire liquidità all’economia reale).

«Se diamo il TFR in busta paga si crea un problema di liquidità per le imprese. Le grandi ce la fanno, le piccole sono in difficoltà. Stiamo pensando di dare i soldi che arrivano dalla BCE alle PMI per i lavoratori».

I nodi sul TFR anticipato

Restano aperti diversi capitoli: la tassazione da applicare al TFR anticipato, la correttainformazione ai lavoratori, l’analisi dell‘impatto su economia e  consumi.  Non è chiaro nemmeno come funzionerebbe la contro-misura ipotizzata dal Governo per bilanciare la perdita di liquidità: i soldi delle banche serviranno a garantire credito alle imprese o si pensa di destinarli specificamente alla liquidazione anticipata del TFR? Il dipendente avrebbe voce in capitolo nella scelta?

Aumento in busta paga

  • Per un operaio con retribuzione netta di circa 1.200 euro, l’anticipo TFR sarebbe di circa 57 euro al mese.
  • Per un impiegato con stipendio di 1.340 euro, l’anticipo TFR sarebbe di circa 64 euro (59 euro esentasse). Con retribuzione di 1.600 l’aumento sarebbe di circa 77 euro, mentre un quadro supera i 114 euro (88 euro esentasse).

C’è infatti da considerare l’incognita fiscale. Le analisi presuppongono l’applicazione di un’aliquota agevolata del 23%. I redditi più alti vedrebbero diminuire l’aumento mensile: l’impiegato di alto livello dovrebbe rinunciare a quasi 20 euro di tasse, il quadro a 26 euro.

Fonte: pmi.itTFR

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