Bonus Ricerca e Sviluppo 2013: ecco gli incentivi previsti, i progetti finanziabili compresi quelli diretti e le spese ammissibili di PMI e reti di imprese beneficiarie, come previsto dalla Legge di Stabilità.
La Legge di Stabilità 2013 (n. 228/2012) ha previsto l’istituzione di un Fondo per il sostegno ai Programmi di Ricerca e Sviluppo, come già previsto dall’art. 1, D.L. 13 maggio 2011, n. 70, conv. con modif. con L. 12 luglio 2011, n. 106 per i periodi d’imposta 2011 e 2012.
La nuova versione propone incentivi alle imprese che investono in R&S: credito d’imposta, esenzione IRAP per determinati soggetti e riduzione del cuneo fiscale (previsto dall’art. 11, D.Lgs. 15 dicembre 1997, n. 446), ovvero della differenza tra quanto corrisposto dal datore di lavoro e quanto percepito dal lavoratore.
Beneficiarie: aziende e reti d’impresa che realizzeranno direttamente gli investimenti, oltre a quelle che si rivolgeranno a strutture di ricerca (unico caso, nella prima versione del Fondo).
Requisiti per accedere al bando, modalità di applicazione incentivi e criteri per la selezione degli aventi diritto saranno oggetto di decreto MiSE, con corsia preferenziale per le piccole e medie imprese e focus specifico sulla riduzione del cuneo fiscale.
Ai ministeri dell’Economia e dello Sviluppo il compito di quantificare il plafond.
Incentivi R&S per Reti d’Impresa
Per quanto riguarda le reti d’impresa la norma non individua la necessità della costituzione di un fondo patrimoniale comune né quella di acquisire soggettività giuridica.
La rete di imprese è regolamentata dall’art. 3, co. 4-ter, D.L. 10 febbraio 2009, n. 5, conv. con modif. con L. 9 aprile 2008, n. 33 e si realizza attraverso un contratto di rete, attraverso cui più imprenditori perseguono lo scopo di accrescere, individualmente e collettivamente, la capacità innovativa e la competitività sul mercato; a tal fine si obbligano, sulla base di un programma comune di rete, a collaborare in forme e ambiti predeterminati attinenti l’esercizio delle proprie imprese o a scambiarsi informazioni o prestazioni di natura industriale, commerciale, tecnica o tecnologica, ovvero ancora ad esercitare in comune una o più attività rientranti nell’oggetto della propria impresa.
Attraverso il contratto può essere prevista l’istituzione di un fondo patrimoniale gestito da un organo comune, e in questo caso il contratto non ha soggettività giuridica (a meno che non venga iscritto al Registro delle imprese).
Costi finanziabili
Sono quelli connessi al personale di ricerca, per strumenti e attrezzature utilizzate nell’ambito delle attività finanziabili, per ricerca contrattuale, competenze tecniche, brevetti, servizi di consulenza, spese generali, costi legati a materiali e prodotti necessari per l’implementazione del progetto di ricerca e sviluppo.
Attività agevolabili
In continuità rispetto a quanto stabilito dalle precedenti versioni del Fondo, sono agevolate le attività previste dalla normativa UE (Orientamenti comunitari per gli aiuti di Stato in ricerca e sviluppo) divise in tre macro-aree.
Ricerca fondamentale: lavori sperimentali o teorici volti all’acquisizione di nuove conoscenze sui fondamenti di fenomeni e fatti osservabili, senza applicazioni o usi pratici diretti.
Ricerca industriale: ricerca e indagini per acquisire conoscenze per mettere a punto nuovi prodotti, processi o servizi, migliorare quelli esistenti o creare componenti di sistemi complessi ai fini di ricerca industriale (esclusi i prototipi); acquisizione, combinazione, strutturazione e uso di conoscenze e capacità esistenti di natura scientifica, tecnologica e commerciale allo scopo di produrre piani, progetti o disegni per prodotti, processi o servizi nuovi, modificati o migliorati; attività destinate alla definizione concettuale, pianificazione e documentazione concernenti nuovi prodotti, processi e servizi (compresa elaborazione di progetti, disegni, piani e altra documentazione, purché non destinati ad uso commerciale).
Sviluppo sperimentale: realizzazione di prototipi utilizzabili per scopi commerciali e di progetti pilota destinati ad esperimenti tecnologici o commerciali, quando il prototipo è necessariamente il prodotto commerciale finale e il suo costo di fabbricazione è troppo elevato per poterlo usare soltanto a fini di dimostrazione e di convalida.