Dalla Liguria alla Croazia, dai lidi romagnoli alle isole greche. L’estate 2017, grazie all’azzeramento dei costi di roaming per le chiamate e la navigazione anche all’estero (nei Paesi della Ue e salvo alcune eccezioni per particolari piani tariffari), sarà sicuramente ricordata almeno per un motivo: chiunque ha in tasca uno smartphone e attivato un contratto dati avrà più che mai la possibilità di navigare online e fra i social network. E in banda larga e larghissima. Perché questo? Per due semplici motivi: la copertura delle reti mobili ultraveloci è aumentata (in buona parte per i servizi e gli apparecchi 4G) e la disponibilità di reti Wi-fi pubbliche, gratuite e accessibili direttamente in spiaggia è incrementata a sua volta. Quest’ultima opzione si materializza negli stabilimenti balneari più attrezzati e di moda ma anche presso i lungomari di diverse località costiere italiane.
Fa eccezione, è non è ovviamente l’unica, una parte della costa abruzzese (da Martinsicuro a San Salvo, una ventina di comuni del litorale), dove il Wi-Fi libero, e quindi la connettività gratuita per tutti (cittadini e turisti), è stato rimosso per la scadenza del progetto “Coast to Coast”, attivato dalla Regione Abruzzo nel 2013. Cose che capitano…
Dov’è la banda larga? Risponde l’app di Agcom
La disponibilità dei servizi di accesso a Internet in banda larga non può certo essere una discriminante per la scelta della località vacanziera ma sapere in anticipo se di questa possibilità si potrà beneficiare ha la sua utilità (per cercare ristoranti e locali su Google, navigare sulle mappe digitali, pubblicare in tempo reale le foto su Facebook, Instagram e simili). L’Agcom, l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, ha lanciato di recente un servizio che permette di verificare lo stato di copertura della rete Internet fissa e mobile nel nostro Paese. Una guida, in buona sostanza, accessibile da pc e anche da smartphone, tramite la quale conoscere quali e quanti servizi sono disponibili per l’area o l’indirizzo selezionato, con indicazioni sia per quanto riguarda la copertura delle infrastrutture in rame o fibra ottica, sia per le reti mobili 2G, 3G e 4G e Wi-Fi.
Come trovare la rete Wi-Fi libera più vicina a voi
Detto che di app per trovare le reti wireless aperte e gratuite disponibili ve ne sono parecchie sugli store di Google e di Apple, un valido strumento per avere informazioni in proposito arriva da Facebook. Con “Find Wi-Fi”, infatti, funzione integrata nell’applicazione mobile del social network, è possibile localizzare gli hot spot vicini alla propria posizione (si deve quindi attivare la geolocalizzazione) e visualizzare le informazioni relative a enti pubblici e privati che offrono la connessione Wi-Fi “free” ogni volta che se ne ha bisogno, soprattutto nei casi in cui la quantità di traffico dati residua è molto bassa. In soccorso a vacanzieri nostrani e non, inoltre, ci sarebbe anche WiFi Italia, l’app mobile curata da Infratel e nata su iniziativa del ministero dello Sviluppo Economico, del Ministero dei Beni Culturali e Turismo e dell’Agenzia per l’Italia Digitale.
L’idea di una rete libera senza fili a cui agganciarsi all’occorrenza è ufficialmente partito a Roma, Milano, Firenze e Bari e si estenderà a breve a tutti gli enti locali per coprire la Penisola da Nord a Sud, coste e località balneari ovviamente comprese. Il problema, al momento, è che i punti di accesso sono ancora pochi e la connessione non eccelsa (in fatto di velocità di banda) e non stabile. Per goderne in riva al mare, insomma, bisognerà quindi aspettare ancora un bel po’. Nel frattempo tocca “arrangiarsi” con le reti libere esistenti (non moltissime) e quelle offerte a caro prezzo nel pacchetto con ombrellone, lettino e optional vari, fermo restando che la via più comoda e sicura per restare connessi (limitazioni di “giga” a parte) rimane pur sempre quella della rete mobile.
Occhio ai malintenzionati
Connettersi a Wi-Fi gratuiti sotto l’ombrellone – e il discorso vale per bar, locali, hotel e in generale per reti configurate in modo approssimativo dal punto di vista della sicurezza, non criptate e quindi non protette – significa infatti esporsi, almeno potenzialmente, alle attività di malintenzionati che proprio nel periodo estivo aumentano. Dal Clusit, l’Associazione Italiana per la Sicurezza Informatica, consigliano in proposito di non abbassare la guardia, effettuando backup ai dispositivi ed evitando se possibile di connettersi se non si è ragionevolmente certi che i servizi di connessione siano gestiti in modo adeguato. In estate, ricordano ancora gli esperti, va molto di moda il “phishing vacanziero”, e cioè vincite di premi camuffate da finte offerte viaggio o da sconti online incredibili proposti tramite la posta elettronica. Gli hacker “pescano” i dati sensibili delle proprie vittime via email, sms, chat e social network. Se proprio non si può fare a meno di navigare sotto l’ombrellone meglio sapere i rischi che si corrono.
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