Alla fine degli anni 90 uno dei temi più discussi era la possibile fine per l’industria della carta stampata. Gli utenti stavano iniziando a sostituire l’informazione resa dai quotidiani con quanto trovavano online e le ricche fonti di ricavi per i giornali stavano iniziando a faticare grazie alla concorrenza di soluzioni online più efficaci.
- seguiamo i TG on-demand su web, non c’è più l’appuntamento fisso alle 20 su RAI2
- scarichiamo i film da iTunes (a breve anche da Netflix) o da sistemi P2P
- guardiamo raramente dirette TV se non per gli eventi sportivi
- su SKY o Mediaset Premium scegliamo la nostra programmazione preferita e ci costruiamo un palinsesto personalizzato registrando i programmi
- guardiamo i contenuti video su device diversi (iPad, tablet, smartphone, notebook)
In poche parole quello che sta succedendo è che non consumiamo più in modo passivo la programmazione televisiva ma scegliamo quello che preferiamo vedere e lo seguiamo su device diversi che spesso non coincidono con il vecchio apparecchio a tubo catodico.