Il complesso iter che porta alla nascita di un’impresa: dallo sviluppo dell’idea imprenditoriale fino alla scelta della forma giuridica, passando dalle doti del bravo imprenditore.
La creazione di un’impresa è il passo decisivo per la vita dell’imprenditore, che decide di trasformare le proprie idee in un progetto concreto. Diversi sono gli aspetti da analizzare nella creazione di un’impresa a partire, dunque, proprio dalla figura dell’imprenditore in relazione all’idea che intende sviluppare.
Come si diventa imprenditori
Partiamo dalla definizione che Wikipedia offre di questa figura professionale: Un imprenditore è una persona o un ente che istituisce o gestisce un’attività economica d’impresa. In Italia viene definito imprenditore (a norma dell’articolo 2082 del Codice Civile – Libro V, Titolo II, Capo I, Sezione I): chi esercita professionalmente un’attività economica organizzata al fine della produzione o dello scambio di beni o di servizi.
In maniera meno tecnica e categorica, l’imprenditore è colui che, in linea di principio, progetta, organizza e gestisce il proprio lavoro in maniera autonoma.
Alla necessità di essere autosufficienti, e quella di autogestirsi, si aggiungono poi la voglia di poter mettere in pratica creatività e proprie competenze.
Naturalmente, non basta la voglia. Sono necessari tutta una serie di requisiti che spaziano dalla reale competenza nel campo in cui si opera passando per una motivazione fuori dal comune, un’ottima fiducia in sé stessi e buone doti di leadership, fino ad arrivare al fattore chiave: la capacità critica sulle proprie scelte, in maniera tale da poter individuare con rapidità i propri errori.
Altra parola d’ordine, quindi, è proprio la rapidità: tempestività, puntualità e serietà sono aspetti che completano il profilo di un bravo imprenditore.
Competenza e capacità di relazione con il mondo del lavoro, le sue esigenze e le sue leggi scritte e non, è subito verificabile attraverso lo sviluppo del binomio imprenditore e progetto.
Fonte: Pmi.it