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Nel secondo trimestre del 2025, il ransomware ha subito una trasformazione radicale. Secondo il Ransomware Threat Intelligence Report di Check Point Research, l’intelligenza artificiale è diventata protagonista, rivoluzionando le tattiche degli attaccanti e complicando la vita ai difensori. Da 360Consulenza, vogliamo aiutare le imprese italiane a comprendere questa nuova minaccia e a prepararsi con strategie concrete.

ransomware

L’AI al servizio del cybercrimine

Non è più fantascienza: i gruppi ransomware utilizzano l’intelligenza artificiale per:

  • Generare contenuti di phishing più credibili
  • Offuscare il codice malevolo
  • Impersonare vittime e interlocutori aziendali

Alcuni gruppi, come Global Group (alias El Dorado o Blacklock), offrono persino “supporto alla negoziazione basato su AI” nei loro pacchetti Ransomware-as-a-Service. Questo include:

  • Bot che personalizzano le richieste di riscatto
  • Messaggi persuasivi generati da AI
  • Profilazione psicologica per aumentare la pressione sui decisori aziendali

Estorsione 2.0: tra legal tech e branding criminale

Il gruppo Qilin ha introdotto servizi di estorsione avanzati, tra cui:

  • Assistenza legale per analizzare i dati rubati
  • Valutazione delle violazioni normative
  • Preparazione di documenti da inviare alle autorità

Nel frattempo, DragonForce ha inaugurato un modello “cartello del ransomware” in stile franchising:

ElementoDescrizione
White labelStrumenti e infrastruttura condivisi tra affiliati
Licenza di marchioGli attacchi portano il nome DragonForce
Operatività autonomaOgni affiliato gestisce la propria campagna

Questa decentralizzazione rende più difficile l’attribuzione e il contenimento degli attacchi.

Riscatti in calo, minacce in evoluzione

Per la prima volta, il valore medio dei riscatti è diminuito del 25–27%. Le cause principali:

  • Investimenti in backup e segmentazione
  • Sfiducia verso gli aggressori
  • Pressioni politiche e normative (es. divieti di pagamento)

Ma il ransomware non sta scomparendo. Sta cambiando forma:

  • Tripla estorsione: crittografia, furto dati e attacchi a clienti/partner
  • Aste di dati: vendita su dark web anche senza pagamento
  • Attacchi reputazionali: DDoS e coinvolgimento dei media

Frammentazione e nuove sfide

Il panorama ransomware si è frammentato:

  • Gruppi storici come LockBit e RansomHub hanno perso terreno
  • Nuovi attori emergono, spesso riutilizzando codici trapelati
  • Le minacce sono più silenziose, difficili da rilevare e attribuire

Questo richiede un cambio di paradigma nella difesa.

Come proteggersi: consigli per le PMI

360Consulenza consiglia un approccio integrato e proattivo:

Architettura di sicurezza connessa

Protezione coordinata di endpoint, rete e identità, soprattutto in ambienti multi-cloud.

Difesa anti-phishing avanzata

Sensibilizzazione degli utenti, analisi comportamentale e rilevamento delle esche generate da AI.

Threat hunting e tecniche di inganno

Individuare movimenti laterali e attività sospette prima che si concretizzino.

Conclusione: resilienza come strategia

Il ransomware del 2025 è più intelligente, frammentato e aggressivo. Le PMI non possono più affidarsi solo a soluzioni tradizionali. Serve una cultura della sicurezza, investimenti mirati e una visione strategica.

Da 360Consulenza, siamo pronti ad affiancarti con soluzioni personalizzate per proteggere la tua azienda. Contattaci per una valutazione gratuita della tua postura di sicurezza e scopri come possiamo aiutarti a costruire un ecosistema digitale resiliente.

Fonte: BitMat