Modello 730/2013 da rifare entro maggio per 100mila contribuenti che avevano già compensato i debiti IMU con i crediti fiscali: difficoltà anche in merito alle aliquote comunali sulle seconde case e sui codici tributo degli F24.
La svolta sull’IMU – la sospensione dell’imposta fino a settembre per le abitazioni principali – è arrivata imprevista e migliaia di contribuenti avevano già pagato l’acconto mediante compensazione nel 730/2013.
La conseguenza è una sola: Modello 730 da rifare entro il 31 maggio, come ravvisa il coordinatore della Consulta dei CAF Valeriano Canepari, per non rischiare di perdere il credito fiscale con il quale i contribuenti hanno compensato il debito IMU sulla prima casa.
Un problema non da poco considerando che si tratta di circa 100mila contribuenti.
Una complicazione che si somma al caos che regna tra tutti gli altri contribuenti chiamati alla cassa, almeno laddove i Comuni non hanno ancora deliberato le aliquote da applicare alle seconde case. La scadenza era il 16 maggio, e in moltissimi casi gli utenti non hanno trovatyo nulla pubblicato sui siti dei Comuni presso cui possiedono una quota di immobile per la quale versare l’acconto IMU.
Visti i tempi stretti (scadenza prima rata IMU 2013: 16 giugno) – e che si tratta di 6-7 milioni di contribuenti – Canepari propone «che non vengano applicate sanzioni almeno fino al 27 giugno».
Intanto i Centri di Assistenza Fiscale (CAF) stanno distribuendo ai contribuenti proprietari di immobili i modelli F24 telematici per effettuare i pagamenti senza codici tributo, che prevedibilmente non arriveranno in tempi brevi.Per la loro ufficializzazione è infatti richiesta la pubblicazione del decreto e i provvedimenti applicativi.
Difficoltà per i contribuenti, ma anche per gli stessi CAF: «anche noi abbiamo bisogno di organizzarci».
Fonte: Pmi.it