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Cyber security e Data Center

Fai sentire la tua voce: No agli smartphone a scuola voluti dalla ministra Fedeli

La ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli ha presentato a Bologna lo scorso 19 gennaio il Decalogo sull’uso “didattico” di smartphone e tablet in classe, definito da una Commissione di nomina ministeriale (MIUR).

All’annuncio non è ancora seguita la pubblicazione della ricerca scientifica che ha dato luogo al Decalogo e che dimostri le ragioni di un “apprendimento accelerato” grazie ai device digitali.

Rimaniamo in attesa fiduciosa della relazione finale della Commissione che ha stilato il Decalogo.

Key4biz con questa iniziativa dà voce alle autorevoli prese di posizione critiche del mondo scientifico e della ricerca e alle proteste di settori importanti dell’opinione pubblica che indicano le direttrici errate dell’iniziativa della ministra Fedeli: l’aver ignorato le tante ricerche che in tutto il mondo sottolineano gli effetti devastanti degli smartphone sulla crescita equilibrata dei ragazzi; il non aver considerato come proprio lo smartphone è lo strumento diffusivo di tutti i fenomeni di cyberbullismo: l’aver ceduto ai produttori di hi-tech (per la vendita di nuovi smartphone)  e ai giganti del web (affamati di Big data sui comportamenti dei ragazzi).

La decisione del MIUR dovrà essere seguita da un’apposita circolare indirizzata a tutte le scuole.

Facciamo in modo che questa circolare non venga mai emessa.

Esprimi sul forum pubblico di Key4biz la tua posizione critica nei confronti della decisione della ministra Fedeli.

Vai agli articoli degli esperti e degli addetti ai lavori.

Fai sentire anche la tua voce.

 

FAI SENTIRE LA TUA VOCE

 

I commenti dei nostri lettori

 

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Lo smartphone in classe è sbagliato, soprattutto durante le lezioni, perché motivo di distrazione e disturbo per i compagni.


Silvia
Consulente del lavoro
31 gennaio 2018

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La tecnologia a scuola è un conto, i dispositivi personali un altro. Nel primo caso parliamo di valido supporto alla formazione, nel secondo di una fonte di distrazione costante e di disturbo per la classe.


Flavio Fabbri
Giornalista
31 gennaio 2018

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Bisogna stare a contatto con i ragazzi, in classe, per comprendere davvero il danno che questi dispositivi fanno, in termini formativi e comportamentali.


Gianna
Professoressa
31 gennaio 2018

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I ragazzi sono già stati risucchiati dallo smartphone. Stanno ore ipnotizzati davanti a quello schermo minuscolo, gobbi, muti e sordi nei confronti della realtà che li circonda. Immagino quanto potrebbe far bene permetterne l’uso anche a scuola.


Francesca Sassoli
Business and communication networking Manager
31 gennaio 2018

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Quando si diffusero le calcolatrici portatili a pile (inizio anni ’80) gli studenti iniziarono a non fare più i conti a mente, o con carta e penna. Con gli smartphone inizieranno anche a non memorizzare dati, fatti e circostanze. In compenso giocheranno e chatteranno all’impazzata. La proposta della Fedeli sembra una promozione alla vendita degli smartphone. Bah.


Alvise Valsecchi
31 gennaio 2018

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Come genitore di 4 figli, tutti dotati di cellulare o al peggio tablet Wi-Fi, mi è evidente che sarebbe dannoso escludere i giovani dalla digitalizzazione individuale, ma ancora più importante educarli ad avere spazi di autonomia con concentrazione e priva di elettronica


Alberto Fontana
Impiegato
30 gennaio 2018

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Non capisco a chi sia venuto in mente di liberalizzare l’uso del cellulare a scuola, quando proprio la scuola è l’unico luogo di disintossicazione da telefonini e playstation


Jole Tamburi
mamma irritata
30 gennaio 2018

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Come insegnante e genitore considero lo smartphone un classe una concessione assurda. E’ una misura controproducente per l’apprendimento e una minaccia per la stabilità dei ragazzi.


Gianni
Insegnante
30 gennaio 2018

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Come genitore l’iniziativa mi preoccupa. Ritengo sia diseducativo consentire l’utilizzo dello smartphone a scuola


Luca Di Cagno
Impiegato
30 gennaio 2018

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Anche io non sono d’accordo. Non si capisce proprio che uso ne possano fare gli studenti se non per distrarsi ulteriormente.


Piero Bergamo
digital media specialist
30 gennaio 2018

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L’uso didattico dei device mobili per l’apprendimento di tutte le materie è dannoso. Limitare l’educazione digitale all’ora d’informatica e solo con tablet forniti dalla scuola.


Luigi Garofalo
Giornalista
29 gennaio 2018

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