Mancano 27 giorni all’elezioni politiche e la campagna elettorale è orfana dei temi legati alla digital economy e alla cultura del futuro: ogni giorno nell’agenda politica e nell’agenda setting banda larga, 5G, cybersecurity, Pa digitale, Industria 4.0 e FinTech sono dimenticati, omessi, non considerati importanti per la crescita dell’Italia, per lasciare il terreno di sfida alle promesse mirabolanti (a chi taglia più tasse) e ai tweet per commentare solo la notizia del giorno (per esempio i sacchetti di plastica per frutta e verdura introdotti a pagamento nei supermercati) e il fatto di cronaca che più indigna gli elettori.
Key4biz, considerando, invece, le issue sopra elencate fondamentali da affrontare per la crescita economica del nostro Paese nei prossimi anni, ha spulciato i programmi per confrontare le politiche. Iniziamo da Pd vs Movimento 5 Stelle.
Per alcuni temi il raffronto viene meno perché non presenti da ambo le parti o perché ‘rimangiati’, come l’abolizione del canone Rai, prima annunciato e poi cestinato dai democratici.
Banda larga
M5S: Il MoVimento 5 Stelle vuole una gestione ed una infrastruttura di rete a maggioranza pubblica. Considerati gli ingenti investimenti fatti tramite bandi Infratel vinti quasi tutti da OpEn Fiber, vogliamo rendere questa società a maggioranza pubblica creando le condizioni per unire i maggiori soggetti in un’unica infrastruttura. Ora è arrivato il momento di rimediare a questi errori del passato e promuovere un’unione tra la futura OpEn Fiber pubblica e la principale infrastruttura di rete del nostro Paese.
Tale infrastruttura è essenziale per lo sviluppo reale dell’Italia ed è l’unica opzione per garantire standard di sicurezza elevati. Tutti gli investimenti infrastrutturali degli ultimi anni, dovranno fornirci una rete che duri nel tempo, in quanto i dati storici ci dicono che la richiesta di banda aumenta 10 volte ogni sette anni. Questo aspetto spinge verso il superamento della rete in rame (100 Mbps simmetrici) e verso la costituzione di un soggetto che fa la rete ma non offre i servizi (non verticalmente integrato).
PD: Accelerare il piano Banda ultra larga sulle cosiddette aree bianche e grigie dove ancora il 70% delle nostre imprese non trova una adeguata copertura di rete ad alta velocità di connessione, così come sul 5G e sulle reti di connettività a 1 gigabit per secondo nelle aree metropolitane.
Le nostre grandi opere sono la banda larga, l’alta velocità ferroviaria e le piste ciclabili. Su questi tre dossier, profondamente diversi l’uno dall’altro ma uniti da una visione di sviluppo sostenibile e integrata, il nostro obiettivo è quello di accelerarne la realizzazione nel modo più rapido possibile. Analogo impegno prendiamo nel settore delle portualità e degli aeroporti, che sta attraversando una nuova stagione di sviluppo dopo anni di blocco e paralisi.
Cybersecurity
M5S: Il MoVimento 5 Stelle si impegna a sviluppare nuove capacità e nuovi strumenti per migliorare la sicurezza cyber del sistema Paese perché questa rappresenta una sfida di grande importanza per la crescita, il benessere e la sicurezza nazionale e quindi dei cittadini, che non può più essere rimandata. In ordine di priorità, per raggiungere questo obiettivo il Movimento 5 Stelle:
Disciplinerà forme di cooperazione tra pubblico e privato nello scambio di dati informatici, al fine di garantire una maggiore sicurezza dell’intero sistema paese.
Stanzierà maggiori risorse pubbliche nell’ambito della cyber security.
Incentiverà misure di defiscalizzazione per le aziende che investono sulla sicurezza.
PD: Sarà fondamentale fissare il traguardo di un’intelligence europea, con l’istituzione di un procuratore unico che permetta di andare oltre la logica intergovernativa: la lotta al terrorismo passa da una maggiore integrazione delle strutture e dalla condivisione delle risorse disponibili. Infine, la creazione del mercato unico della difesa: dalla revisione delle norme sugli appalti per le industrie del settore fino alla collaborazione sul tema della cybersecurity. Perché investire sulla difesa comune è un modo per ottenere risparmi sul bilancio nazionale e per garantire una risposta alle paure dei cittadini.
Pa Digitale
PD: Realizzare la transizione verso l’amministrazione digitale. Abbiamo realizzato sperimentazioni e un piano strategico per traghettare il pubblico verso un’amministrazione digitale. Il passaggio a un’amministrazione pubblica che agisca stabilmente mediante le tecnologie digitali necessita di ulteriori interventi, nello specifico: a) Anagrafe nazionale della popolazione residente (“i dati devono essere unici e in un unico luogo”); b) Sistema pubblico di identità digitale (Spid) e Carta d’identità elettronica (“l’identità di una persona è una, è certa, è per sempre”); c) PagoPa, un modo diverso e più naturale per i cittadini di pagare la Pubblica Amministrazione (“per pagare basta un click”); d) Open data e Data analytics (da “questo dato è mio e lo gestisco io” a “questi dati sono aperti e condivisibili”). • Investire sul capitale umano.
Sosteniamo con grande determinazione la necessità di digitalizzare la pubblica amministrazione, ma al contempo di sbloccare il turnover per consentire il necessario ricambio generazionale e l’ingresso di personale fisiologicamente più giovane e dotato di competenze eterogenee. Contiamo di concludere i prossimi cinque anni con la radicale trasformazione del back-office della pubblica amministrazione e con un ulteriore miglioramento qualitativo della gestione dei dati, vera miniera di opportunità al tempo dei big data.
5G
M5S: L’Europa ci chiede semplicemente di liberare la banda 700, ma non ci dice né come farlo né come risolvere la situazione delle tv locali e nazionali: tale decisione spetterà al Governo. L’obiettivo del MoVimento 5 Stelle sarà quello di ottimizzare le risorse assegnate all’emittenza locale e nazionale tramite adozione di soluzioni tecniche, con un nuovo sistema di compressione video MPEG4, maggiormente efficiente, in luogo dell’attuale MPEG2. In via prioritaria, andrà risolto il divario infrastrutturale. In seconda battuta, va risolto il divario economico.
Industria 4.0
PD: Rafforzeremo il Piano Impresa 4.0 rendendo stabile e strutturale il credito di imposta alla ricerca e sviluppo, prevedendo una riduzione graduale dell’iper ammortamento per poi introdurre strutturalmente un’accelerazione della deducibilità fiscale degli investimenti produttivi (chi investe sul futuro deve poter dedurre più velocemente i costi).
FinTech
M5S: Occorre a nostro avviso partire in Italia con l’acquisizione di una maggiore consapevolezza sul fenomeno a tutti i livelli (dalle autorità di regolamentazione al Parlamento) per poi regolare il fenomeno pensando a regole “amiche” dell’innovazione che sappiamo al contempo tutelare efficacemente i consumatori che utilizzano e utilizzeranno in maniera sempre crescente tali servizi.
PD: Vanno potenziati i canali alternativi al finanziamento bancario: l’accesso alla borsa, il ricorso ai mini bond, le piattaforme di crowdfunding e peer-to-peer lending spingendo l’innovazione fintech e canalizzando una parte del nostro cospicuo risparmio privato verso impieghi nell’economia reale italiana, estendendo tra l’altro i Piani individuali di risparmio (Pir) anche ad altre piccole aziende operanti in settori ad alto valore tecnologico o ambientale. Infine, non è più rinviabile una forte iniziativa sul venture capital per fare in modo che le tante startup che nascono in Italia trovino i capitali per poter crescere e avere successo.
Scuola digitale
M5S: Sarà nostro compito, rendere applicativa la legge n. 128 del 2013 per realizzare la piattaforma nazionale di libri scolastici digitali autoprodotti da docenti esperti in collaborazione con gli studenti. Una didattica innovativa, con docenti e studenti che costruiscono insieme il sapere e danno vita ad uno strumento che permette di far risparmiare alle famiglie una spesa ingente (circa 500 euro l’anno in media per ogni studente), alleggerendo gli zaini dei nostri bambini e ragazzi.
Un altro aspetto di assoluta importanza è rappresentato dall’introduzione e promozione di software e applicativi liberi, accessibili e gratuiti nelle scuole, consentendo così un facile e funzionale utilizzo degli strumenti informatici e il continuo dialogo tra strumenti informatici e libera manipolazione dei documenti digitali. L’utilizzo di software liberi favorisce, tra l’altro, un evidente risparmio di risorse, dal momento che questi non soltanto non risultano legati all’obsolescenza normalmente prevista dai più importanti produttori – che richiedono continui e necessari aggiornamenti -ma saranno anche funzionali e rispondenti alle particolari esigenze di ogni istituto.
PD: Introdurre la formazione al digitale obbligatoria, permanente e strutturale degli operatori; di potenziare le infrastrutture (banda larga in tutti i musei, archivi, biblioteche e altri luoghi della cultura pubblici entro il 2023).
Rai
M5S: Scelta della Governance – “Proponiamo un modello con avviso pubblico, sorteggio e parere parlamentare. Prevede un avviso pubblico predisposto dall’Agcom (a sua volta riformata) per sollecitare le candidature alla carica di membro del CdA Rai, suddiviso per aree di competenza. I candidati devono possedere precisi requisiti positivi (elevate competenze) e negativi (non aver ricoperto nessuna carica politica nei 7 anni precedenti), inoltre devono presentare un elaborato strategico sulla propria visione del servizio pubblico. Raccolte le candidature, l’Agcom pubblica l’elenco dei candidati in possesso dei requisiti e sorteggia i nomi nativi. I candidati sorteggiati vengono ascoltati in un’audizione pubblica dalle commissioni parlamentari competenti, che a maggioranza dei 2/3 possono esprimere un parere sfavorevole nei confronti del soggetto audìto e chiedere all’Agcom il sorteggio di un nuovo nominativo. Con questo modello i consiglieri di amministrazione saranno del tutto sganciati dalla politica e dotati di competenze molto elevate e diversificate. La procedura lascia al Parlamento soltanto un potere di veto, esercitabile al termine di un’audizione pubblica, a maggioranza dei 2/3, a fronte di una oggettiva inidoneità del candidato sorteggiato.
Finanziamento del Servizio pubblico radiotelevisivo – Il modello scelto è quello del contributo pubblico più un solo canale con pubblicità e con vincolo di destinazione degli introiti pubblicitari esclusivamente ai contenuti del canale e/o a iniziative e attività previamente individuate. Si tratta di una soluzione in certa misura assimilabile al modello britannico di servizio pubblico, formato da un’emittente finanziata interamente con il canone e da un’altra finanziata con la pubblicità, ma con precisi obblighi di servizio pubblico sia in termini di programmazione sia in termini di investimenti.
Ambiente
M5S: In un Paese dove le politiche energetiche vengono decise dai grandi gruppi industriali e dove si continua a puntare sui gasdotti in un contesto di calo dei consumi invece che investire su rinnovabili, efficienza e tecnologie per la riduzione dei consumi, il MoVimento 5 Stelle propone la rivoluzione necessaria: trasformare l’Italia in un Paese che utilizzi energia rinnovabile al 100%. Si parte dal risparmio e dall’efficienza energetica per arrivare a dare l’addio al carbone, petrolio e gas entro il 2050, coinvolgendo industria, agricoltura, trasporti e scelte individuali.
PD: In termini economici, due rimangono gli obiettivi principali: ridurre i prezzi dell’elettricità, rispetto alla media UE, e azzerare il differenziale di prezzo all’ingrosso tra il gas italiano e quello del Nord Europa. Gli obiettivi di decarbonizzazione e sostenibilità ambientale vanno tenuti insieme a quelli di miglioramento della competitività della Più lavoro. E più qualità del lavoro.
L’impegno per la prossima legislatura è quello di dimezzare il conferimento in discarica e di arrivare al 65% di riciclo, promuovendo i principi dell’economia circolare.
Smart City
PD: Il concetto di “smart city” è una proiezione di comunità del futuro, definita da un insieme di bisogni che possono essere soddisfatti con soluzioni legate all’innovazione tecnologica: dalle scelte edilizie alle strategie per la mobilità e il risparmio energetico.
Per fare ciò occorre:
promuovere e incentivare interventi di riqualificazione energetica del patrimonio edilizio pubblico, a partire dall’edilizia scolastica;
regolamentare e incentivare, anche attraverso collaborazioni con privati, la creazione di piattaforme per bike sharing, car sharing e scooter sharing;
incentivare la realizzazione di smart grid: griglie su scala locale che gestiranno sia l’energia elettrica che i sistemi di riscaldamento e che saranno in grado di ottimizzare i consumi generando energia in base alla domanda.
Web Tax
PD: Condividiamo con i nostri partner europei la necessità di regolamentare la tassazione agli operatori globali del web in modo equo.
18App
PD: Vogliamo rendere strutturale il bonus cultura per i neo-diciottenni.
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